Gli orizzonti del crionicista
Società
X

Vota questo articolo

1 - Non mi è piaciuto | 5 - Molto buono!





Grazie per il vostro feedback!
Oops! Qualcosa è andato storto durante l'invio del modulo.

Non sei ancora pronto a iscriverti alla Crionica?

Sostieni la ricerca sulla biostasi diventando Tomorrow Fellow. Ottieni dei vantaggi e molto altro.
Diventa un Fellow

Bioetica: Cos’è E Come Si Divide

Scopri i principi e le differenze tra la bioetica Laica e quella Cattolica!

L’incredibile sviluppo medico e tecnologico dell’ultimo secolo ci ha resi capaci di cose degne dei migliori film di fantascienza. Possiamo trapiantare un cuore da una persona a un’altra. Possiamo clonare un animale utilizzando una sola cellula somatica. Abbiamo creato AI talmente complessi da portarci a riflettere sul significato stesso dell'essere umano. Queste nuove possibilità sono da un lato entusiasmanti, dall’altro quasi spaventose. È forse il caso di porre dei limiti a ciò che l’umanità può ottenere in laboratorio? E chi dovrebbe avere la responsabilità di fissare questi limiti, di modo che favoriscano sia l’uomo che il mondo in cui viviamo? Per rispondere a questi quesiti è nata una nuova disciplina: la bioetica.

Dobbiamo porre dei limiti etici alla ricerca scientifica?

Che cos’è la bioetica?

Il termine "bioetica" è stato coniato nel 1970 dal biochimico e oncologo americano Van Rensselaer Potter. Come ha spiegato nel suo libro "Bioetica.Unponte verso il futuro": "Ho scelto la radice bio per rappresentare la conoscenza biologica, la scienza dei sistemi viventi; ed etica per rappresentare la conoscenza del sistema di valori umani".

La bioetica si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nell’ambito delle scienze biomediche. I temi di cui la bioetica si occupa sono vari: aborto, accanimento terapeutico, clonazione, eutanasia, ingegneria genetica, procreazione assistita, sperimentazione clinica dei farmaci, suicidio assistito, trapianti.

In Italia nello specifico, è stato istituito un Comitato Nazionale della Bioetica. Quest’organo di governo ha il compito d’individuare dei parametri e proporre pareri riguardanti possibili quadri legislativi. Prendendo in considerazione concetti astratti come la morale e l'etica sia della popolazione italiana che di quella internazionale. Un compito decisamente non semplice!

In generale, dato il pluralismo religioso e culturale in cui viviamo, la bioetica si ramifica in una serie di correnti di pensiero. In questo articolo, ci occuperemo delle due correnti che più influenzano la politica e il pensiero italiano: la bioetica laica e quella cattolica.

È comunque importante ricordare che esistono rami della bioetica collegati a tutte le diverse religioni (ebraica, musulmana, buddista etc). Anche se queste religioni sono minoritarie in Italia, dovrebbero comunque essere tenute in considerazione nell’istituzione di nuove leggi.

Bioetica laica

Labioetica laica si occupa delle questioni morali legate alle nuove tecnologie mediche “etsi Deus non daretur”, come se Dio non ci fosse. Ciò non significa che le istituzioni laiche predichino la non esistenza di Dio. Per esempio, è possibile essere a favore di un governo laico pur avendo un credo religioso. 

Semplicemente, la bioetica laica segue una corrente di pensiero non connessa ai principi di una religione specifica. Lo scopo è quello di creare una situazione di rispetto e considerazione egualitaria, a prescindere dalle diverse religioni professate. Secondo la bioetica laica, l’unico modo per istituire concetti universalmente riconosciuti è quello di concepirli al di fuori dei quadri di pensiero che definiscono una religione nello specifico.

Concetti morali universali non dovrebbero sottostare a principi religiosi specifici

Principi fondamentali

La bioetica laica italiana non è una corrente di pensiero del tutto unitaria. È infatti formata da una pluralità di vedute, che riflettono la pluralità del pensiero umano. Capita infatti spesso che un’azione moralmente inaccettabile per una persona, sia invece accettabile per un’altra. Dal punto di vista della bioetica laica, la discussione nata dall’incontrarsi di vedute diverse sta alla base di una bioetica sana, che sa stare al passo con le evoluzioni della società.

Nonostante la sua pluralità, la bioetica laica si sviluppa attorno a quattro principi fondamentali:

- La centralità dell’autonomia e della libertà individuale. Non vi dev’essere infatti autorità superiore che possa arrogarsi il diritto scegliere per la salute e la vita dell’individuo.

- Il valore attribuito alla qualità della vita, che dev’essere la migliore possibile secondo il criterio di valutazione dell’individuo. Ogni persona ha il diritto di vivere e morire con il minimo di sofferenza possibile.

- La disponibilità della vita, in relazione alle diverse e personali concezioni di valore. Con questo termine si intende il diritto di scelta di un individuo riguardo alla propria morte.

- L’etica intesa come disciplina essenzialmente umana, cioè frutto della riflessione razionale degli uomini e non come un insieme di principi “dato” da qualche autorità morale o inscritto nella natura. Questo principio professa quindi il rispetto di qualsiasi credo religioso nelle scelte etiche individuali.

Le posizioni della bioetica laica riguardo ai diversi temi, di cui parleremo a breve, si sviluppano attorno a questi quattro principi fondamentali.

Bioetica cattolica

Nonostante ufficialmente l’Italia sia uno Stato laico, il parere della Chiesa ha sempre influenzato la politica e il pensiero della popolazione. E continua a influenzarli tuttora. Questo probabilmente dipende dal fatto che, al giorno d’oggi, il 66,7% della popolazione italiana è cattolica. Circa 40 milioni di persone seguono questo credo religioso. E la Chiesa, rappresentante di Dio in terra, si offre di dare a queste persone consigli morali ed etici in sintonia con quanto scritto nelle Sacre Scritture.

Labioetica cattolica rappresenta quindi i valori della Chiesa nel campo delle scienze biomediche. Discende dal Magistero della Chiesa cattolica romana. Davanti alla nascita di tecnologie in grado d’influenzare drasticamente l’essenza stessa della vita umana (pensiamo per esempio all’ingegneria genetica), si è visto il bisogno d’istituire un ente che possa suggerire delle limitazioni secondo i principi del pensiero cattolico.

La bioetica cattolica segue i principi morali del Magistero della Chiesa Cattolica

Principi fondamentali

La bioetica cattolica si basa sui principi di dignità e della sacralità della vita umana dal concepimento alla morte naturale. Secondo la religione cattolica, ogni persona è stata fatta per volere di Dio e a sua immagine e somiglianza. Da ciò ne deriva che la vita di ogni individuo è un dono. L’individuo ha quindi il compito di gestire questo dono con cura e attenzione. L’unico a poterne disporre liberamente è Dio. 

Al contrario della biologia laica, la vita di ogni persona non è quindi disponibile né nella sua fase iniziale di concepimento, né in quella finale.

Al diritto prioritario di salvaguardare la vita, in quanto entità sacra, si aggiunge il quinto e forse il più famoso comandamento: Non uccidere. Come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, 2258, “Nessuno, in nessuna circostanza, può rivendicare a sé il diritto di distruggere direttamente un essere umano innocente”

Temi affrontati

Bioetica laica e bioetica cattolica hanno posizioni spesso diametralmente opposte sulla vita e sul suo significato. Per questa ragione, anche le posizioni riguardo alle innovazioni mediche sono spesso divergenti. E, di conseguenza, lo sono anche i suggerimenti legislativi che ne derivano.

Fecondazione assistita

Laprocreazione medicalmente assistita si intendono diverse tecniche mediche di concepimento utilizzate nei casi in cui la fecondazione spontanea sia una possibilità remota o del tutto impossibile. In Italia, queste tecniche sono regolate dalla "Legge 40/2004". Come si evince dal nome, questa legge è stata stipulata solo nel 2004 (le prime proposte di legge risalgono al 1958). Il testo di legge permette la fecondazione assistita solo per coppie eterosessuali - omosessuali e single sono esclusi. Inoltre si possono utilizzare un massimo di 3 embrioni impiantati in contemporanea. Questo dettaglio riduce il tasso di successo e favorisce parti gemellari, che hanno maggior rischio di complicazioni.

Qual è la posizione della bioetica laica e cattolica al riguardo?

La bioetica laica ritiene che la Legge 40 sia restrittiva e incompleta. Non rispetta infatti appieno i principi di libertà individuale e qualità di vita. Secondo la bioetica cattolica invece, il dono della vita umana deve realizzarsi nel matrimonio con atti specifici ed esclusivi degli sposi. Inoltre Papa Giovanni Paolo II afferma nell'Evangelium Vitae (25 marzo 1995):

 “Anche le varie tecniche di riproduzione artificiale, che sembrerebbero porsi al servizio della vita e che sono praticate non poche volte con questa intenzione, in realtà aprono la porta a nuovi attentati contro la vita. Al di là del fatto che esse sono moralmente inaccettabili, dal momento che dissociano la procreazione dal contesto integralmente umano dell’atto coniugale, queste tecniche registrano alte percentuali di insuccesso: esso riguarda non tanto la fecondazione, quanto il successivo sviluppo dell’embrione, esposto al rischio di morte entro tempi in genere brevissimi. Inoltre, vengono prodotti talvolta embrioni in numero superiore a quello necessario per l’impianto nel grembo della donna e questi cosiddetti “embrioni soprannumerari” vengono poi soppressi o utilizzati per ricerche che, con il pretesto del progresso scientifico o medico, in realtà riducono la vita umana a semplice “materiale biologico” di cui poter liberamente disporre”.

La fecondazione assistita in Italia è limitata dalla Legge 40/2004

Aborto

Un altro tema dibattuto è quello dell'interruzione volontaria di gravidanza. In Italia, la procedura è legale dal 1978 ed è regolamentata dalla Legge 194/78. Secondo questa legge, l’aborto è possibile in una struttura pubblica nei primi 90 giorni di gestazione. Tra il quarto e il quinto mese è invece possibile solo per motivi di natura terapeutica. Risulta comunque complesso accedere al diritto sancito da questa legge: il 69% dei ginecologi italiani è infatti obiettore di coscienza, cioè si rifiuta di praticare le interruzioni volontarie di gravidanza. Questo significa che nel 35,1% delle strutture con un reparto di ginecologia o ostetricia dove non è possibile avere accesso all’aborto.

La posizione della bioetica laica e cattolica riguardo a questa procedura non potrebbe essere più opposta. Secondo il "Nuovo manifesto della bioetica laica" (2007): “Riteniamo che ci debba essere il più largo accesso alle diverse forme di controllo delle nascite, a partire dalla contraccezione e sterilizzazione volontaria per arrivare alle nuove forme con le quali si riesce a bloccare il processo riproduttivo, dalla contraccezione d'emergenza alle nuove modalità di aborto. Indichiamo negli ostacoli frapposti alla contraccezione d'emergenza («pillola del giorno dopo»), dei veri e propri attentati al diritto all'autodeterminazione delle donne e un danno per il paese.“

Per la bioetica cattolica invece, l'aborto è omicidio in quanto lo zigote, la prima cellula che si ottiene dall'incontro tra spermatozoo e ovulo, è un essere umano con piena dignità. Non dovrebbe essere lecito ricorrere all’interruzione di gravidanza neanche in presenza di grave rischio alla salute della madre.

Eutanasia

In Italia l’eutanasia è illegale. Anche in caso di consenso del malato, si configura la fattispecie prevista dall' 5art 579 del Codice Penale (Omicidio del consenziente), punito con reclusione da 6 a 15 anni. Per quanto riguarda il suicido assistito invece, secondo dell'art. 580 del Codice Penale (Istigazione o aiuto al suicidio), la pena varia dai 5 ai 12 anni. Solo di recente, grazie alla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, in Italia è possibile richiedere il suicidio medicalmente assistito attraverso l’aiuto indiretto a morire da parte di un medico. Questo avviene tramite sospensione delle cure. Pertanto, ha valenza solo per soggetti tenuti in vita artificialmente.

Seguendo i principi di libertà individuale, qualità e disponibilità della vita, la bioetica laica sostiene attivamente il diritto etico al diritto giuridico di morire. Citando ancora il "Nuovo manifesto della bioetica laica": “Respingiamo inoltre le sofferenze inflitte senza bisogno, la sublimazione del dolore come esperienza di per sé significativa, il prolungamento della mera vita biologica, quando sia venuta meno ogni prospettiva di guarigione o di ritorno alla vita cosciente. Ma rivendichiamo anche il diritto all'eutanasia volontaria, cioè alla richiesta che si ponga termine alla propria vita, per evitare forme di esistenza dolorose o ritenute per sé non dignitose. “

La bioetica cattolica afferma invece che, essendo il diritto a salvaguardare la vita prioritario, la scelta d’interromperla non è a disposizione dell’uomo. Solo Dio può decidere quando terminare una vita. L’eutanasia, come l’aborto, è contro natura.

Non ci sono dati precisi sul numero di italiani che richiedono il suicidio assitito in Svizzera

Crionica

Infine, com’è la situazione in Italia per quanto riguarda la crionica? Al momento non esiste nessuna legge specifica contro o a favore della criopreservazione umana. Per quanto riguarda Tomorrow Biostasis, firmando il contratto di Biostasi durante il processo d'iscrizione, si accetta di donare il proprio corpo alla ricerca scientifica. In Italia donare il proprio corpo è legale solo dal 29 gennaio 2020, grazie al provvedimento "Disposizione del proprio corpo post mortem a fini di studio e ricerca". In precedenza, l’uso di corpi e tessuti era permesso solo in casi specifici.

Nonostante la possibilità di essere criopreservati esista da più di 50 anni, nessun paese europeo ha ancora prodotto leggi specifiche al riguardo. Anche la bioetica, sia laica che cristiana, non ha ancora affrontato l’argomento. Cambierà la situazione, con la crescita della comunità di biostasi in Italia? Ci aspettiamo che la bioetica laica, seguendo il principio di autonomia e libertà individuale, non vedrà alcun problema nella scelta di un individuo di essere criopreservato. Per quanto riguarda la bioetica cattolica, la risposta è un po’ più complessa. Al momento, la criopreservazione è vista legalmente come donazione del proprio corpo a fini di studio. La posizione della Chiesa al riguardo è abbastanza chiara: “La donazione di organi dopo la morte è un atto nobile e meritorio ed è da incoraggiare come manifestazione di generosa solidarietà.” (CCC 2296). 

Il fatto che questa ricerca potrebbe in un futuro renderci in grado di sconfiggere temporaneamente la morte è un aspetto che non è ancora stato affrontato. Vedremo se la Chiesa accetterà questa nuova tecnologia salvavita, come ha fatto per la rianimazione cardiopolmonare o il trapianto di organi. Oppure, se si opporrà ad essa, secondo il principio che solo Dio può decidere come disporre della vita umana.

Conclusione

Come risulta chiaro dai temi affrontati sopra, le posizioni della bioetica laica e cattolica sono spesso divergenti. I disegni di legge che ne conseguono seguono a volte una e a volte l’altra corrente di pensiero. In alcuni casi, si vede un tentativo di combinare i due pensieri. Una comunicazione più aperta sarebbe auspicabile per la popolazione italiana. La quale spesso si trova a dover decidere “da che parte stare”.

La tecnologia sta cambiando il mondo in cui viviamo. Come ci dimostra l’esistenza dell'Associazione cristiana transumanista, i principi religiosi possono trovare dei punti d’incontro e di crescita reciproca con le tecnologie emergenti. Citando uno dei principi di quest’associazione: “Riconosciamo la scienza e la tecnologia come espressioni tangibili del nostro impulso datoci da Dio di esplorare e scoprire e come una naturale conseguenza dell'essere creati a immagine di Dio.”

A Tomorrow Biostasis, crediamo che ognuno dovrebbe poter scegliere liberamente. Il credo religioso può coesistere con la possibilità di curare le proprie malattie ed ottenere vita prolungata nel futuro.

Se l’argomento ti ha interessato, e vuoi sapere di più sulla criopreservazione, prenotate una chiamata con un membro del nostro team!

Tomorrow Bio è il provider di criopreservazione umano in più rapida crescita al mondo. I nostri piani criopreservazione all inclusive partono da soli 31€ al mese. Per saperne di più qui.
TAG:
Risorse