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Perché Una Persona Religiosa Può Scegliere Di Essere Criopreservata

Charity, membro di Tomorrow, parla della sua esperienza come religiosa in questo campo.

Nel mese di ottobre 2020 sono entrata a far parte del team di Tomorrow Biostasis Quando accettai il lavoro, molti parenti e amici mi fecero domande sul perché avessi accettato un lavoro in un’azienda che praticamente “riporta in vita le persone dalla morte”. Molte delle domande che ricevevo erano del tipo: “Pensi che questo sia in linea con il tuo credo?” e “Come ti senti sapendo di essere parte di qualcosa che va contro Dio?"

Per essere chiari, mi considero una persona cristiana. In breve, credo in una connessione tra la mente, il corpo e lo spirito, e che questa connessione “completi” una persona. Sebbene abbia ancora i miei dubbi e non mi consideri una persona tradizionalista, probabilmente continuerò a seguire la fede cristiana in futuro.

Inoltre, voglio chiarire che sono una donna di scienza. Durante i miei studi, dalla Bibbia cristiana ho cercato di trarre il significato dietro la mia persona e la relazione con gli altri; tuttavia non sono una persona fondamentalista. Credo nell’evoluzione come dato di fatto, e ho fiducia nella scienza e nella maggior parte, se non in tutti, i progressi dell’umanità. Sebbene non sia qui per fornire una visione completa del mio credo, sento che sia necessario descrivere il mio background, poiché è rilevante ed è la motivazione dietro alla scrittura di questo articolo.

Bibbia

Nonostante io scriva da una prospettiva cristiana, credo che le mie parole valgano per la maggior parte delle religioni monoteiste e politeiste. Il Dio che descrivo in questo testo può essere sostituito con il concetto di un Dio non cristiano o altri concetti spirituali. Il mio obiettivo è quello di aiutare le persone religiose a comprendere il vero obiettivo delle organizzazioni di criopreservazione, in modo che possano prendere delle decisioni ben informate riguardo a questa scelta.

Perché la maggior parte delle persone religiose sono contro la Criopreservazione

Problema 1: Non capiscono cosa sia

Credo che siano due le ragioni principali per cui le persone religiose potrebbero opporsi alla criopreservazione. La più significativa tra le due è che le persone non capiscono cosa significhi essere criopreservato. Molti mi chiedono perché sto cercando di “Assumere il ruolo di Dio” e riportare in vita le persone. Non appena mi sento fare questa domanda, capisco che la persona in questione non ha compreso a pieno l’argomento.

Prima di tutto, è importante chiarire quando una persona viene considerata morta. Con il progresso della tecnologia medica, la definizione di morte è cambiata. Per semplicità, consideriamo “morta” una persona il quale cuore ha smesso di battere (è un po’ più complicato di questo, ma lo spiegherò quando parlerò di morte legale).

La morte nella religione

Credo che l’esempio migliore sia mettere in relazione la criopreservazione con lo sviluppo della Rianimazione Cardiopolmonare (RCP). La RCP fu scoperta nel XX secolo. Quindi, se nel XIX secolo avessi smesso di respirare, un professionista medico avrebbe detto che non c’era più nulla da fare. In quel tempo non avevamo né le conoscenze né la tecnologia per guarire la persona dalla condizione di “non respiro”, e quindi, in base agli standard di quell’epoca, eri morto.

Pure tra chi ha un credo religioso molto ortodosso, non sono molti quelli che affermano che la RCP sia un atto che vada contro Dio. Infatti, ci sono moltissime persone religiose che lavorano nella sanità e nella medicina che usano regolarmente pratiche moderne come la RCP per salvare ogni giorno tante persone. Sebbene sia molto più complicato di questo, credo che la criopreservazione come atto di riportare in vita un paziente criopreservato sia un concetto simile alle molte tecniche cliniche che vengono usate quotidianamente.  Leggi questo articolo per saperne di più su come funziona la criopreservazione .

La maggior parte delle persone (religiose o meno) vorrebbe che gli venisse praticata la RCP qualora necessario, o vorrebbero poter prendere antibiotici se avessero un’infezione, perché capiscono (almeno ad un livello molto basilare) come funzionano queste cose. Ha senso opporsi a qualcosa che si crede contraddica completamente ciò in cui si ripone la propria fede. Pertanto, credo che con la giusta spiegazione una buona parte delle persone contrarie alla criopreservazione possa comprendere e accettare meglio questo concetto.

Problema 2: Capiscono cosa sia, ma credono che “vada troppo oltre” o che interferisca con l’aldilà

Per quanto riguarda il secondo punto, anche se non comune quanto il primo, le persone religiose potrebbero essere contro la criopreservazione perché pensano che sia una scienza che si è spinta troppo oltre. C’è la convinzione che ciò che abbiamo ora sia il limite di ciò che dovrebbe essere la morte, e che qualsiasi cosa che vada oltre, interferisca con la volontà di Dio di unione nell’aldilà. 

Devo controbattere questo punto con due argomentazioni. La prima è 

  1. Cos’è “troppo oltre” quando si tratta di salvare la vita di una persona?

Quando si discute della portata della tecnologia che usiamo attualmente per rianimare le persone, mi piace usare un esempio estremo e molto personale. Userò l’esempio di mia madre (una persona di fede cristiana molto conservativa).

All’età di 31 anni ebbe un arresto cardiaco. Il grafico dell’elettrocardiogramma si appiattì e lei sperimentò ciò che tecnicamente potremmo definire “morte”. Tramite l’uso della tecnologia moderna (diverse scariche di un defibrillatore) venne rianimata. Oggi è ancora viva e ha 64 anni.

Ora qui viene la mia più grande difesa del perché la criopreservazione non sia una scienza andata troppo oltre: come già detto, in questo caso mia madre era praticamente “morta”. Non è chiaro perché lei sia stata rianimata, e qualcun’altro in uno stato simile no, ma una cosa è certa, ossia che ha raggiunto uno stato in cui alcuni professionisti medici avrebbero smesso di cercare di salvarla. Mia madre è un chiaro esempio che ci sono tante cose sulla morte che non capiamo. La morte è molto più complessa del semplice arresto cardiaco. È un processo pieno di mistero.

Mistero e vita

Con i progressi della medicina e della tecnologia, è possibile che i casi incerti come quello di mia madre saranno meglio compresi, aumentando quindi il numero di persone rianimate e il tasso di successo di rianimazione nei pazienti con un battito cardiaco appena assente.

Ci sono cose che ORA semplicemente non capiamo, ma che più in avanti potremmo capire e risolvere con facilità. Credo che con il progresso, la criopreservazione potrebbe diventare qualcosa di ben accolto e regolarmente usato in futuro.

La gente teme ciò che non capisce o ciò che non è comprensibile al momento. A coloro che affermano che la criopreservazione sia andata troppo oltre, chiedo quindi: a che punto saremmo andati troppo oltre nel cercare di salvare una vita umana? Ci saremmo dovuti fermare al trapianto del cuore? Dopotutto, un medico protestante del XV secolo avrebbe definito questa procedura come stregoneria. Oppure stiamo usando al massimo le capacità forniteci da Dio per fare in modo che le persone possano godere di quella che molti considerano la benedizione della vita?

  1. Se effettivamente ci fossimo spinti troppo oltre, perché è possibile?

Vorrei rivolgermi a coloro che hanno una convinzione religiosa più conservativa, perché sento che questo gruppo mostri spesso un’opposizione diretta piuttosto che cercare di comprendere la comunità scientifica.

Mettiamo che la criopreservazione con l’obiettivo di riportare in vita un umano sia effettivamente un metodo per “imbrogliare” Dio. Se questo fosse il caso, gli umani non potrebbero fare nulla contro un Dio onnipotente. Se per volontà di Dio l’anima dovesse andare in paradiso, la rianimazione semplicemente non dovrebbe funzionare. Se il momento in cui una persona venisse oggi dichiarata ufficialmente morta corrispondesse al punto di morte reale (cioè non si potrebbe fare nulla per ripristinare la memoria o ciò che rende questa persona quella che è), allora “l’anima” non potrebbe essere ripresa dal cielo, dall’aldilà o dal reincarnato. Se questa opinione fosse fondamentalmente corretta, nessun mezzo tecnologico potrebbe sovrastare Dio.

Detto ciò, anche se non credi nella criopreservazione come uno strumento utile per rianimare una persona dopo la morte, questo metodo può potenzialmente apportare diversi benefici alla scienza e alla medicina.

Qualora in futuro non riuscissimo a riportare in vita le persone da ciò che al momento definiamo la morte, la criopreservazione potrebbe comunque essere usata per tantissimi scopi. Al momento usiamo metodi simili alla criopreservazione per conservare lo sperma e gli ovuli umani. Questa pratica ha permesso a molte coppie di avere dei figli in casi in cui non li avrebbero potuti avere.

In più, lo sviluppo della tecnologia della criopreservazione può potenzialmente essere utile in altri ambiti. Per esempio, potrebbe essere usata per la conservazione degli organi a lungo termine e per aiutare pazienti che hanno bisogno di un trapianto specifico. Potremmo usare la criopreservazione per creare una banca di organi a lungo termine e assicurarci che nessuno muoia per la mancanza di un fegato, un rene, ecc. Questa tecnologia potrebbe essere usata in tanti modi diversi con l’obiettivo di salvare delle vite (non specificatamente per rianimare persone), per cui la ricerca in questo settore dovrebbe continuare ad andare avanti.

Conclusione

A fine giornata ci saranno sempre persone che si oppongono con veemenza a ciò che facciamo a Tomorrow Biostasis.  In questo articolo non sto cercando di disconoscere o di confutare il credo di nessuno. Inoltre, non sto cercando di convincere le persone religiose che dovrebbero essere criopreservate. Ci sono tante persone non religiose, che credono solo nella scienza, che comprendono appieno di cosa si tratta e comunque decidono di non voler essere criopreservate alla loro morte. La mia speranza è che spiegando ciò che facciamo e aprendo una conversazione rispettosa con chiunque, di qualunque credo religioso, possiamo dare a più persone l'opportunità di fare una scelta informata sulla criopreservazione. Se una persona vuole iscriversi alla criopreservazione, non dovrebbe avere paura di compromettere la propria fede per la possibilità di vivere più a lungo.  

Se sei interessato all’argomento, l’intero team di Tomorrow Biostasis è sempre felice di parlarti. Sentiti libero di contattarci tramite email e porci tutte le tue domande, oppure prenota una chiacchierata con noi.

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